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E’ uscito sulla rivista veneziana “Engramma” il mio articolo “Lasciami Così”. Luigi Ghirri e i CCCP – Fedeli alla linea, in cui ho cercato di fare chiarezza sulle fotografie scattate da Luigi Ghirri nel 1990 per la mitica copertina del doppio LP Epica Etica Etnica Pathos dei CCCP. E di capire qualcosa su Ghirri alla luce dei CCCP e qualcosa dei CCCP alla luce di Ghirri. Spero di esserci riuscito, perché Ghirri è Ghirri, e perché per i CCCP, anche se tardivamente, ho sviluppato una grande passione mentre guardavo le città arabe con in testa Punk Islam.
Scrivere implica sempre un sacco di cose: leggere, andare in archivio, scoprire farsi prestare e comprare molti libri, studiare, andare in crisi, pensare di non starci capendo un accidente, parlare con le persone e assillare i propri amici e familiari per mettere a fuoco un’idea, scrivere, riscrivere e ririscrivere. Di solito ne vale la pena.
Il numero 210 di “Engramma” si intitola Canzoni, preghiere, danze. Psicofenomenologia dei CCCP è interamente dedicato ai CCCP, e contiene molti contributi che tessono una rete di riferimenti precisi attraverso cui si comprendono meglio non solo i CCCP al di fuori dal loro “culto”, ma anche altri fenomeni artistici e culturali di più ampio respiro a cui sono legati: il punk e varie forme di musica europea, la letteratura, la moda. Ma anche il variegato mondo delle sinistre configuratosi dal secondo dopoguerra alla caduta del muro di Berlino e dell’Unione Sovietica, una galassia per me tanto affascinante quanto sfuggente e nebulosa.
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